Verdure a piacere (carote, cipolline, rape, cavolfiori, peperoni, sedano, finocchio)
Sale marino integrale
Acqua
Procedimento
1
Lavare le verdure desiderate, rimuovendo eventuali parte scurite o rammollite. Tipicamente per la giardiniera si utilizzano carote, cipolline, rape, cavolfiori, peperoni, sedano, finocchio.
Nota
Le verdure che crescono sottoterra, come le carote e le rape, devono essere accuratamente spazzolate e sciacquate, oppure sbucciate.
2
Tagliare le verdure a pezzetti di dimensioni medie e il più possibile omogenee tra loro.
Nota
Per massimizzare la superficie di esposizione alla salamoia, e quindi facilitare e accelerare la fermentazione, è possibile utilizzare l’apposito coltello ondulato che formerà una superficie zigrinata sulle verdure (soprattutto le carote e le rape).
3
Preparare una salamoia sciogliendo circa 20-25 grammi di sale marino integrale per ogni litro di acqua utilizzato. Mescolare o agitare bene fino a completo scioglimento del sale.
Nota
Sarà necessario preparare tanta salamoia quanta ne servirà per coprire interamente le verdure da fermentare.
4
Trasferire le verdure in un barattolo di vetro pulito e immergerle completamente nella salamoia.
Nota
Se si desidera, aggiungere erbe aromatiche, semi, spezie, spicchi di aglio o di zenzero per aromatizzare la giardiniera.
5
Mettere un peso sopra le verdure per tenerle immerse nella salamoia, evitando che vengano a galla.
Nota
L’ossigeno è nemico dei vegetali fermentati: se la parte superiore di qualche pezzo di verdura emerge dal liquido, sarà molto probabile lo sviluppo sulla sua superficie di lieviti o muffe, che causerebbero rammollimenti indesiderati. Il peso deve essere ben pulito e in materiale adatto al contatto con gli alimenti e resistente all’acidità. Si usano tipicamente piattini da caffè, dischetti di porcellana, o sacchetti di plastica per alimenti riempiti di acqua, biglie o sassolini.
6
Chiudere il barattolo col suo tappo e lasciar fermentare a temperatura ambiente.
Nota
Se in casa tendono a circolare muffe, spruzzare un po’di aceto bianco sulla superficie prima di chiudere il barattolo.
7
Ogni uno o due giorni, svitare e riavvitare il tappo per consentire la fuoriuscita di anidride carbonica, ma senza sollevarlo completamente in modo da evitare l’ingresso di lieviti e di muffe che circolano nell’aria.
8
Quando la salamoia comincia a intorbidire, attendere ancora un paio di giorni e poi procedere all’assaggio. Se il grado di acidità e la consistenza sono gradite, trasferire in frigorifero per interrompere la fermentazione (o perlomeno rallentarla significativamente).
Nota
In genere, la durata ottimale della fermentazione è di dieci-quindici giorni assumendo una temperatura casalinga di 18-22 gradi e un mix di verdure da giardiniera. A temperature superiori, la fermentazione procederà più in fretta, a temperature inferiori, più lentamente. In caso di sole verdure acquose (come i cetriolini), la fermentazione richiederà mediamente tempi più brevi (cinque-dieci giorni), in caso di sole verdure invernali (radici e tuberi), tempi più lunghi (fino a un mese).
Domande frequenti
Come si consuma?
Così com’è, da sola o aggiunta alle insalate, in modo da mantenere l’effetto probiotico. Se è necessario seguire una dieta iposodica, sciacquare le verdure prima del consumo in modo da eliminare residui di salamoia.
Quanto si conserva?
La giardiniera si conserva bene in frigo per alcune settimane, poi le verdure cominceranno a rammollire. Se sgradite come tali, una volta rammollite le verdure in salamoia possono comunque essere usate come ottima e saporita aggiunta a zuppe e minestre.
Sulla salamoia si è formato uno strato bianco. È pericoloso?
No, è il cosiddetto lievito di Kahm, tipico dei vegetali fermentati e in generale di tutti i prodotti a fermentazione acido-lattica. Appare in superficie come uno strato liscio, che tende a formare grinze e bolle quando viene mosso. È in realtà un insieme di diverse specie di lieviti. Non sono pericolosi e per la maggiorparte si classificano come probiotici, ma possono creare off-flavors e rammollimenti indesiderati, per cui è meglio rimuovere quanto più possibile nel caso si formassero. Nel caso di verdure in salamoia liquida, si rimuove delicatamente con un cucchiaio lo strato superficiale, e poi si mescola in modo che i frammenti rimasti vengano incorporati nel liquido (se restano in superficie, esposti all’aria, lo strato si riformerà molto rapidamente). Infine, si pulisce e asciuga bene il bordo del barattolo. Nel caso di crauti e kimchi, se lo strato superficiale è rammollito, si elimina. Se invece è solo ricoperto da un velo bianco, basta una sciacquata per rimuoverlo prima del consumo. Per ridurre il rischio del suo sviluppo, è importante lavare bene barattoli e utensili, e soprattutto tenere i barattoli quanto più possibile chiusi: i lieviti hanno bisogno di ossigeno per svilupparsi.
Dr. Stefano Vendrame Nutrizionista, Fulbright Alumnus, Ph.D. Scienze della Nutrizione
Appunti di cucina
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