La distinzione fra le tre ‘zone’ respiratorie, naturalmente, è un po’ forzata. Ma non ha importanza, perché adesso è arrivato il momento di coinvolgere tutte e tre queste zone immaginarie ad ogni atto respiratorio, e averle in mente come distinte funzionerà da utile promemoria
Le zone devono essere coinvolte nell’ordine in cui le abbiamo presentate: ad ogni inspirazione si riempie per primo il ventre, poi le costole si allontanano e il petto si solleva. Lo stesso ordine deve essere seguito durante l’espirazione: il ventre si sgonfia, le costole si riavvicinano e il petto di abbassa.
Proviamo ora a compiere questo esercizio, eventualmente ponendo per la prima volta una mano sul ventre e l’altra sul fianco a livello del petto, per verificare la corretta esecuzione dell’esercizio.
Attenzione però!
Le tre zone si devono riempire armoniosamente e in un continuum inspiratorio. Evitiamo di commettere l’errore, che viene spontaneo a molti eseguendo le prime volte questo esercizio, di gonfiare prima il ventre, poi interrompere, e poi gonfiare il petto, in due o tre scatti diversi.
Inoltre, l’atto respiratorio deve essere calmo, lento e completo, ma non esagerato e convulso. Non bisogna gonfiarsi e sgonfiarsi esageratamente, bensì inspirare finché è possibile senza contrarsi, ed espirare fino in fondo senza però dover ‘forzare’ l’aria ad uscire. Ricordiamo sempre la distinzione tra respirazione completa e respirazione profonda. Mettiamola così: non dobbiamo udire il rumore dell’aria che entra nelle nostre narici.
Adesso proviamo ancora una volta, però in posizione seduta e con la schiena ben dritta.
Infine, proviamo anche in piedi.
Congratulazioni, adesso sappiamo come si fa a respirare! Possiamo farlo ogni volta che vogliamo, in qualunque posto e in qualunque situazione: in ufficio, in macchina, per strada, davanti alla televisione…
Che fatica respirare, eh? Ma quando bisogna respirare così?
Sempre!
Probabilmente stiamo pensando che è impossibile, perché questo modo di respirare ci sembra del tutto forzato e innaturale.
Eppure è proprio così, e ci renderemo conto che ci riusciremo anche noi senza problemi.
Certo, respirare correttamente all’inizio non è facile per chi non è abituato, e richiede un po’ di esercizio e di concentrazione.
Perciò, per ora ci accontenteremo di eseguire questo esercizio un paio di volte al giorno, per cinque minuti, magari al mattino prima di colazione e davanti alla finestra aperta. Un ottimo modo per inaugurare la giornata! E poi la sera prima di coricarti, per aiutare a rilassarti.
Oltre a questo, facciamo in modo di pensare al tuo respiro ogni tanto durante la giornata. E ogni volta che ci pensiamo, faremo un paio di respirazioni complete come abbiamo imparato qui.
Presto ci renderemo conto che questo modo di respirare, che ora ci sembra così forzato e innaturale, sarà diventato spontaneo anche negli altri momenti della giornata, senza bisogno di pensarci!
"Cerco di pensare spesso al mio respiro. Di tanto in tanto, faccio qualche respiro completo come ho imparato a fare oggi. Presto, diventerà il mio modo spontaneo di respirare sempre!"
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