Quali verdure si fanno tipicamente fermentare in salamoia liquida?
La tipica giardiniera prevede cipolline, cavolfiori, rape, carote, sedano, finocchi e peperoni.
In generale, tutte le radici, i tuberi e gli ortaggi di consistenza simile sono ottimi in salamoia liquida e si prestano anche a fermentazioni e conservazioni prolungate: fermentano perciò bene anche e temperature inferiori, durante la stagione fredda. Appartengono a questa categoria carote, ravanelli, barbabietole, rape, sedano rapa, topinambur, pastinaca, rafano, cavolo rapa, daikon, zucca.
Gli ortaggi estivi e più acquosi, quali cetrioli, zucchine, sedano, pomodori, melanzane, peperoni e rabarbaro, sono altrettanto ottimi in salamoia liquida ma si prestano meglio a fermentazioni più rapide a conservazioni meno prolungate. Il vantaggio, è che fermentano bene anche d’estate quando le temperature ambientali sono più elevate. Se si vuole prolungare la conservazione evitando un rapido rammollimento, sarà necessario aumentare la concentrazione di sale.
La tipica giardiniera prevede un mix di queste verdure, e perciò preferisce un tempo di fermentazione medio e una conservazione di un paio di mesi, prima di rammollire troppo. Con queste condizioni, si possono aggiungere anche verdure quali cavolfiori, finocchi, okra, aglio e cipolle.
Le olive hanno invece bisogno di un tempo di fermentazione molto più lungo, e del cambio della salamoia per eliminare i polifenoli amari: per questo vanno fatte fermentare individualmente, senza mescolarle ad altre verdure.
Le verdure a foglia, infine, possono essere fermentate in salamoia liquida ma tendono a rammollire facilmente: per questo preferiscono le salamoie a secco. Appartengono a questa categoria, ad esempio, le brassicacee a foglia (cavolo cappuccio, cavolo cinese, verza, cavolo riccio, cavolo nero…), le alghe (kelp, kombu, arame, hijiki…) e le erbe selvatiche (ortiche, borragine, aglio orsino, tarassaco…).