Nell’imparare questo esercizio, il consiglio principale è quello di non avere fretta e rispettare la progressività delle sensazioni da evocare. Per le prime volte, perciò, concentriamoci esclusivamente sulla sensazione di rilassamento, prendendoci tutto il tempo necessario, prima di procedere con le fasi successive dell’esercizio che sono presentate nelle pagine successive.
Sbloccare il modo repentino e profondo tutte le tue contratture potrebbe infatti causarti forti mal di testa al risveglio, mal di schiena il giorno successivo, formicolii, giramenti di testa o piccole alterazioni nel battito cardiaco. A volta anche qualche linea di febbre o sintomi da influenza, come dolori muscolari, muco, allergia.
Se sei molto teso, forse ti capiterà lo stesso di sperimentare queste fastidiose conseguenze dopo l’esercizio di rilassamento muscolare, al risveglio mattutino o nel giorno successivo: in questo caso abbi fede! Sarà solo per le prime volte. E non preoccuparti, è solo segno che il metodo sta funzionando, e che ne avevi davvero bisogno!
Finche i muscoli sono contratti e le energie tutte bloccate, non sentiamo dolore ma di certo non è sano: quando iniziamo a sbloccarci, a decontrarre i muscoli, a liberare le energie, potresti attraversare un periodo in cui il dolore riesce a manifestarsi, ma è un dolore terapeutico e temporaneo: porta dunque pazienza e rallegratene, presto andrà via e tu starai meglio.
In alcune persone, soprattutto quelle che tendono a reprimere le emozioni, lo svolgimento di questo esercizio potrebbe portare a farle emergere o addirittura scatenarle. Non reprimere queste emozioni, ma cerca di non afferrarti ad esse. Limitati a riconoscerle e poi a lasciarle andare, per poter proseguire l’esercizio. A qualcuno viene da piangere: se capita, non tentare di soffocare nemmeno quell’impulso. Se arriva qualche lacrima lasciala colare, e se poi addirittura devi piangere e singhiozzare, fallo. Poi passa. Bevi un po’d’acqua, e se te la senti riprendi da dove avevi lasciato. Se no sarà la prossima volta.
Durante questo esercizio, ricordati sempre che non c’è un modo sbagliato di eseguirlo. Rimani sempre rilassato e non ti innervosire se ti sembra che qualcosa non stia andando come deve.
Le prime volte, ad esempio, sarà molto facile che la tua mente divaghi e rincorra altri pensieri, preoccupazioni, cose che devi fare, eccetera. In chi non è allenato a svolgere questo esercizio, è più che naturale che accada. Quando ti stendi e cerchi di svuotare la mente, è inevitabile che comincino a inserirsi i pensieri di ogni tipo: Ops, devo fare questo. Devo ricordarmi di chiamare quello. C’è quel tale problema da risolvere…
Non ti innervosire, se sono pensieri importanti dedica loro qualche momento di attenzione, e poi archiviali. Se non sono importanti, archiviali subito e rimandali a un momento successivo. Lascia che scivolino via. Non adesso, ci penserò alla fine dell’esercizio! Immagina di riporre tutti i pensieri che via via sopraggiungono in un cassetto immaginario, di cui ti occuperai dopo. Ora cerca di invece cerca mantenere la mente sgombra, ma non ti innervosire se inizialmente fai fatica. Soprattutto le prime volte, sarà molto difficile svuotare la mente per concentrarsi unicamente sul respiro e la sensazione di rilassamento.
Altre volte invece, soprattutto se fai l’esercizio la sera a letto, ti capiterà di addormentarti. è naturale che quando sei stanco e compi un esercizio di rilassamento profondo, questo possa farti sprofondare nel sonno. Se ti capita spesso e ti accorgi di essere troppo stanco la sera per riuscire a fare l’esercizio, fallo in un altro momento, magari al mattino al risveglio.
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