Ci sono verdure che spesso siamo abituati a cuocere, ma sono ottime da provare anche crude…
A cura di: Dr. Stefano Vendrame Nutrizionista, Fulbright Alumnus, Ph.D. Scienze della Nutrizione
La verdura occupa un posto centrale in una dieta equilibrata, e dovrebbe essere presente ad ogni pasto. Andrebbe consumata sia cruda che cotta, in quanto ciascuna di queste due modalità di consumo offre vantaggi e svantaggi complementari.
La cottura consente di rendere gli alimenti più facilmente digeribili, di concentrare molti nutrienti, di renderli più biodisponibili e aumenta il quantitativo di verdura che riusciamo a mangiare prima di saziarci. Il consumo a crudo offre il vantaggio di preservare i nutrienti più delicati, ed evitare le perdite di quelli più sensibili al calore, o alle perdite per dilavamento nell'acqua di cottura. Un terzo modo di consumare la verdura è fermentata, mendante fermentazioni acido-lattiche (come i crauti, i pickles di cetriolini, il kimchi, la giardiniera di verdure…). In questo caso si arricchisce di ulteriori vantaggi nutrizionali, e acquisisce anche una valenza probiotica.
Ecco perchè è ideale includere sia verdure crude, che verdure cotte, che verdure fermentate, nella nostra dieta.
C'è però una tendenza ad appiattirsi, per abitudine ed inerzia, sul consumo di alcuni vegetali sempre e solo crudi, e di altri sempre e solo cotti, quando in realtà non c'è alcun motivo di farlo. Ad esempio, il cetriolo tendiamo a consumarlo quasi sempre crudo, ma è ottimo anche cotto per fare delle buonissime creme. Viceversa il cavolo tendiamo a consumarlo cotto, ma è buonissimo anche crudo in insalata.
Proprio a partire da questa considerazione, nasce l'obiettivo strategico di questo progetto: un invito a non fossilizzarci sempre sugli stessi modi di consumo degli alimenti. Le ricette di questa sezione sono dedicate a quelle verdure che tendiamo a consumare cotte, ma sono ottime da scoprire anche crude!
La verdura occupa un posto centrale in una dieta equilibrata, e dovrebbe essere presente ad ogni pasto. Andrebbe consumata sia cruda che cotta, in quanto ciascuna di queste due modalità di consumo offre vantaggi e svantaggi complementari.
La cottura consente di rendere gli alimenti più facilmente digeribili, di concentrare molti nutrienti, di renderli più biodisponibili e aumenta il quantitativo di verdura che riusciamo a mangiare prima di saziarci. Il consumo a crudo offre il vantaggio di preservare i nutrienti più delicati, ed evitare le perdite di quelli più sensibili al calore, o alle perdite per dilavamento nell'acqua di cottura. Un terzo modo di consumare la verdura è fermentata, mendante fermentazioni acido-lattiche (come i crauti, i pickles di cetriolini, il kimchi, la giardiniera di verdure…). In questo caso si arricchisce di ulteriori vantaggi nutrizionali, e acquisisce anche una valenza probiotica.
Ecco perchè è ideale includere sia verdure crude, che verdure cotte, che verdure fermentate, nella nostra dieta.
C'è però una tendenza ad appiattirsi, per abitudine ed inerzia, sul consumo di alcuni vegetali sempre e solo crudi, e di altri sempre e solo cotti, quando in realtà non c'è alcun motivo di farlo. Ad esempio, il cetriolo tendiamo a consumarlo quasi sempre crudo, ma è ottimo anche cotto per fare delle buonissime creme. Viceversa il cavolo tendiamo a consumarlo cotto, ma è buonissimo anche crudo in insalata.
Proprio a partire da questa considerazione, nasce l'obiettivo strategico di questo progetto: un invito a non fossilizzarci sempre sugli stessi modi di consumo degli alimenti. Le ricette di questa sezione sono dedicate a quelle verdure che tendiamo a consumare cotte, ma sono ottime da scoprire anche crude!