Sbollentare le foglie, frullarle, e schiacciarle ripetutamente su un colino per eliminare bene tutta l’acqua fino ad ottenere un panetto. Serbare il liquido spremuto per condire la pasta
3
Impastare il panetto di ortiche sbollentate e strizzate insieme a farina e uova, nella proporzione di circa un uovo e una manciata di ortiche per ogni due etti di farina.
4
Lavorare per dieci minuti in modo da favorire la formazione del reticolo glutinico, quindi avvolgere il panetto nella pellicola per alimenti per evitare che si asciughi in superficie, e attendere almeno mezz’ora per consentire la completa idratazione e elasticizzazione del glutine
5
Infarinare bene e stendere la pasta con il mattarello o la macchina per la pasta, fino alla sottigliezza desiderata.
Nota
La procedura fin qui seguita si può usare anche per la preparazione della pasta dei ravioli.
6
Tagliare la pasta nel formato desiderato. Per pappardelle, tagliatelle o fettuccine, arrotolare delicatamente lo strato di pasta sempre bene infarinato, tagliare con un coltello alla distanza desiderata per la larghezza della pasta, e srotolare i rotolini di pasta così ottenuti. Dare un ultima infarinata per evitare che la pasta si attacchi, e lasciare all’aria senza coprire in modo che si asciughi leggermente in superficie.
7
Portare a ebollizione abbondante acqua, salare al grado desiderato, e cuocere la pasta fresca per tre o quattro minuti.
Nota
Si può preparare un veloce e fresco condimento per la pasta semplicemente facendo addensare in un pentolino il liquido verde spremuto dalle ortiche con un cucchiaio di farina, regolando a piacere con sale, pepe e peperoncino. In alternativa, si possono frullare alcune ortiche sbollentate, sempre condite a piacere, per ottenere una crema da utilizzare come base per la pasta.
Dr. Stefano Vendrame Nutrizionista, Fulbright Alumnus, Ph.D. Scienze della Nutrizione
Appunti di cucina
Questa ricetta fa parte del progetto
#GoWild
Cibo gratis, sostenibile, gustoso e salutare: quattro ottime ragioni per imparare ad utilizzare regolarmente le erbe selvatiche in cucina