Pochi di noi sanno respirare.
Sembra una battuta, ma è la verità. Certo, tutti mandiamo aria nei polmoni e la buttiamo fuori, senza neanche pensarci, in ogni momento della nostra vita. Ma se non ci siamo mai
concentrati sul nostro
modo di respirare, con ogni probabilità stiamo utilizzando una
respirazione incompleta e inefficace.
Nei momenti di
maggiore stress, poi, che nella nostra società moderna tendono a verificarsi
molte volte al giorno (mentre siamo in coda nel traffico, quando leggiamo una notizia che ci innervosisce, quando lottiamo contro una scadenza di lavoro, mentre ci preoccupiamo per nostra figlia che non è ancora rincasata…), il
respiro si fa particolarmente
irregolare,
poco profondo,
accelerato e talvolta persino
affannoso, anche se noi non ce ne rendiamo conto. Ma il nostro organismo sì!
Le
conseguenze negative di una
respirazione irregolare e poco profonda sono molto concrete anche sul
piano fisiologico: ad esempio, una respirazione incompleta ha
effetto acidogeno, perché le concentrazioni di
anidride carbonica che restano nel sangue tendono ad essere più alte di chi respira in modo completo, e quindi il
pH del sangue tende ad attestarsi sui valori più bassi del range fisiologico - più vicino a 7.35 che a 7.45- una differenza che sembra da poco ma che in realtà fa una
enorme differenza per la nostra
salute nel lungo termine.
Quando si chiede a qualcuno di fare un
respiro completo, quasi tutti si producono nella stessa esibizione: inspirano rumorosamente, si gonfiano come un palloncino ad elio, trattengono il respiro alcuni secondi, quindi soffiano fuori tutta di un colpo l’aria contenuta nei polmoni, e poi continuano ad espirare fino a svuotarli completamente, sforzandosi, contraendosi, irrigidendosi e contorcendosi, fino ad emettere l’ultimo rantolo, simile a quello di un leone morente, per buttare fuori tutta l’aria che è possibile esalare. A quel punto restano in apnea un paio di secondi, quasi nel limbo tra la vita e la morte, e infine nuovamente inspirano tornando alla vita.
Questo modo plateale di respirare è quello che potremmo definire
respirazione profonda.
Fare due o tre respiri di questo tipo - magari al netto di contorcimenti plateali - può essere
molto utile, ad esempio,
per rilassarci velocemente quando sentiamo di averne bisogno.
La respirazione prodonda, però, è un modo di respirare del tutto
innaturale: si possono eseguire due o tre cicli di inspirazione-espirazione fatti in questo modo, ma non di più. In caso contrario, il pH del sangue rischia di alzarsi troppo a causa dell’
iperventilazione, portando ad una situazione di
alcalosi metabolica.
Evidentemente, non è questo che intendiamo quando parliamo di imparare a respirare correttamente. La
respirazione corretta, al contrario di quella profonda che si può eseguire come esercizio estemporaneo, è il modo di respirare che dovremmo adottare
sempre. Più che respirazione profonda, potremmo definirla una
respirazione completa.
Anche se la respirazione è un
atto involontario, tuttavia, percepire consapevolmente il nostro respiro è un potente
strumento per
sciogliere le tensioni, infondere
calma e tranquillità al nostro organismo ed entrare in uno
stato ottimale di concentrazione. Questa ultima modalità di respirazione può essere definita una
respirazione consapevole.
Per riassumere, abbiamo a disposizione
tre modi di respirare:
- La respirazione completa, quella che dovremmo fare sempre, in modo inconscio, senza nemmeno pensarci.
- La respirazione profonda, da usare come esercizio ‘di emergenza’ per calmarsi velocemente quando se ne ha bisogno, oppure per iniziare un esercizio di rilassamento.
- La respirazione consapevole, quella degli esercizi di meditazione, in cui si deve svuotare la mente e concentrarsi unicamente sul ritmo e sul flusso del proprio respiro.
Tutte e tre queste modalità di respirazione sono
fondamentali, ma la più urgente di tutte, da padroneggiare con la
massima priorità, è la prima, la
respirazione completa, perché non dovrebbe essere un esercizio estemporaneo, bensì il nostro modo di
respirare sempre.
È arrivato dunque il momento di
perfezionare la nostra
tecnica di respirazione: questo ci permetterà di ottenere
straordinari effetti positivi sulla nostra
qualità di vita e sul nostro
benessere psicofisico.
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