Gestione dello stress

Impariamo a respirare

Come utilizzare respirazione completa, respirazione profonda e respirazione consapevole per aiutarci a controllare lo stress, promuovere la salute e e mantenersi calmi e rilassati in ogni situazione.

A cura di:
Dr. Stefano Vendrame
Nutrizionista, Fulbright Alumnus, Ph.D. Scienze della Nutrizione

I modi di respirare

Pochi di noi sanno respirare.

Sembra una battuta, ma è la verità. Certo, tutti mandiamo aria nei polmoni e la buttiamo fuori, senza neanche pensarci, in ogni momento della nostra vita. Ma se non ci siamo mai concentrati sul nostro modo di respirare, con ogni probabilità stiamo utilizzando una respirazione incompleta e inefficace.

Nei momenti di maggiore stress, poi, che nella nostra società moderna tendono a verificarsi molte volte al giorno (mentre siamo in coda nel traffico, quando leggiamo una notizia che ci innervosisce, quando lottiamo contro una scadenza di lavoro, mentre ci preoccupiamo per nostra figlia che non è ancora rincasata…), il respiro si fa particolarmente irregolare, poco profondo, accelerato e talvolta persino affannoso, anche se noi non ce ne rendiamo conto. Ma il nostro organismo sì!

Le conseguenze negative di una respirazione irregolare e poco profonda sono molto concrete anche sul piano fisiologico: ad esempio, una respirazione incompleta ha effetto acidogeno, perché le concentrazioni di anidride carbonica che restano nel sangue tendono ad essere più alte di chi respira in modo completo, e quindi il pH del sangue tende ad attestarsi sui valori più bassi del range fisiologico - più vicino a 7.35 che a 7.45- una differenza che sembra da poco ma che in realtà fa una enorme differenza per la nostra salute nel lungo termine.


Quando si chiede a qualcuno di fare un respiro completo, quasi tutti si producono nella stessa esibizione: inspirano rumorosamente, si gonfiano come un palloncino ad elio, trattengono il respiro alcuni secondi, quindi soffiano fuori tutta di un colpo l’aria contenuta nei polmoni, e poi continuano ad espirare fino a svuotarli completamente, sforzandosi, contraendosi, irrigidendosi e contorcendosi, fino ad emettere l’ultimo rantolo, simile a quello di un leone morente, per buttare fuori tutta l’aria che è possibile esalare. A quel punto restano in apnea un paio di secondi, quasi nel limbo tra la vita e la morte, e infine nuovamente inspirano tornando alla vita.

Questo modo plateale di respirare è quello che potremmo definire respirazione profonda.
Fare due o tre respiri di questo tipo - magari al netto di contorcimenti plateali - può essere molto utile, ad esempio, per rilassarci velocemente quando sentiamo di averne bisogno.

La respirazione prodonda, però, è un modo di respirare del tutto innaturale: si possono eseguire due o tre cicli di inspirazione-espirazione fatti in questo modo, ma non di più. In caso contrario, il pH del sangue rischia di alzarsi troppo a causa dell’iperventilazione, portando ad una situazione di alcalosi metabolica.

Evidentemente, non è questo che intendiamo quando parliamo di imparare a respirare correttamente. La respirazione corretta, al contrario di quella profonda che si può eseguire come esercizio estemporaneo, è il modo di respirare che dovremmo adottare sempre. Più che respirazione profonda, potremmo definirla una respirazione completa.

Anche se la respirazione è un atto involontario, tuttavia, percepire consapevolmente il nostro respiro è un potente strumento per sciogliere le tensioni, infondere calma e tranquillità al nostro organismo ed entrare in uno stato ottimale di concentrazione. Questa ultima modalità di respirazione può essere definita una respirazione consapevole.

Per riassumere, abbiamo a disposizione tre modi di respirare:

  • La respirazione completa, quella che dovremmo fare sempre, in modo inconscio, senza nemmeno pensarci.

  • La respirazione profonda, da usare come esercizio ‘di emergenza’ per calmarsi velocemente quando se ne ha bisogno, oppure per iniziare un esercizio di rilassamento.

  • La respirazione consapevole, quella degli esercizi di meditazione, in cui si deve svuotare la mente e concentrarsi unicamente sul ritmo e sul flusso del proprio respiro.

Tutte e tre queste modalità di respirazione sono fondamentali, ma la più urgente di tutte, da padroneggiare con la massima priorità, è la prima, la respirazione completa, perché non dovrebbe essere un esercizio estemporaneo, bensì il nostro modo di respirare sempre.

È arrivato dunque il momento di perfezionare la nostra tecnica di respirazione: questo ci permetterà di ottenere straordinari effetti positivi sulla nostra qualità di vita e sul nostro benessere psicofisico.

Vai alla pagina successiva…
Questa pagina fa parte del progetto
Gestione dello Stress

I nostri progetti


Cosa è andato storto nella nostra dieta e come rimediare
Stacks Image 5131
Gestione dello Stress
Probiotici e Fermentati
Erbe Selvatiche in Cucina
Cucinare con le verdure crude

Stacks Image 5177
Da più di dieci anni, le intramontabili Domande al Nutrizionista. Segui il nostro canale su YouTube!

Stacks Image 5185
Vuoi studiare nutrizione in modo più sistematico? Segui il videocorso gratuito Nutrition Steps.

Stacks Image 5192